Il Principato di Monaco guarda alle costruzioni durevoli. Sotto l’impulso del Principe, il paese si è impegnato a perseguire gli obiettivi stringenti di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Per agevolare questo ambizioso traguardo, la performance ambientale ed energetica degli edifici rappresenta una priorità assoluta: infatti questo comparto rappresenta più del 30% delle emissioni del Principato.
In questa cornice, la Missione per la Transizione Energetica ha riunito l’insieme degli operatori del settore costruzioni e dell’urbanistica per presentare loro la procedura Edifici Durevoli Mediterranei (in francese BDM: Bâtiments Durables Méditerranéens), creata nella regione francese PACA (Provence, Alpes, Côte d’Azur) nel 2009.
Questa procedura, di carattere volontario ed innovativo, ha una particolare ambizione: favorire buone pratiche nel campo delle costruzioni (in particolare, la riduzione degli impatti ambientali dei materiali e dei consumi di acqua ed energia) per tutelare il confort e la salute degli abitanti, prestando comunque attenzione ai requisiti socio-economici delle stesse. Da qui a fine 2019, la procedura sarà adattata al contesto e alle specificità monegasche, e diventerà la BD2M: Edifici Durevoli Mediterranei di Monaco.
Questo primo appuntamento ha posto le basi principali dell’iniziativa: si prevedono infatti sei giornate di lavori, ripartite in un arco temporale di alcuni mesi, per dare vita alla BD2M. Con oltre 160 partecipanti, l’iniziativa ha dato spunto a molti scambi d’opinione costruttivi e di grande interesse.