Perfetta fusione tra tecnica e maestria, passato e modernità, personalizzazione ed innovazione, espresse in forme raffinate e dal design unico, sublimate dal sapere artigiano. Questi gli ingredienti principali della serata di eleganza, arte, design ed alta gioielleria “Gioielli d’arte nel Piemonte”, la presentazione che lo scorso 16 luglio è stata ospitata nell’incantevole cornice immersa in una natura meravigliosa del Santo Stefano SPA Relais, il resort di Sandigliano in provincia di Biella che è anche la prima e unica SPA Nuxe in Italia. Nell’occasione, Marcello Giansante, patron di Giansante Gioielli, nonché maestro dell’alta gioielleria della tradizione orafa di Valenza e uno dei maggiori professionisti del platino, ha presentato alcune novità della sua collezione di “gioielli in movimento” e, in anteprima mondale, “la cravatta del Faraone”, una cravatta in tessuto d’oro puro, che raffigura al centro la Porta dell’Aldilà di Gabriele Maquignaz, l’artista valdostano che per la prima volta nell’arte ha superato il limite dello spazio e dello Spazialismo, operando nelle tre dimensioni spazio – tempo – aldilà passando dunque dalla materia alla spiritualità.
Un tessuto, quello della cravatta, davvero unico al mondo: è infatti realizzato interamente a mano e per confezionarlo, una persona riesce a produrne al massimo 8 centimetri al giorno.
“Ho conosciuto il maestro Gabriele Maquignaz (presente alla serata biellese) nel corso di un mio evento lo scorso gennaio nel Principato di Monaco” ha affermato Giansante “e, dal momento che lui è un pittore e uno scultore di una inventiva e creatività veramente uniche, siamo subito entrati in sintonia e abbiamo deciso di collaborare, puntando su un’estetica ed un’inventiva di nuova concezione, dando vita ad una cravatta che è una vera e propria opera d’arte, e che per questo, verrà esposta in gallerie d’arte ed in location esclusive, iniziando dal Principato di Monaco (da dove è partito il processo di internazionalizzazione del mio brand) ma in un futuro molto vicino, anche in altri Paesi”.
I gioielli dell’imprenditore valenzano hanno letteralmente incantato una selezionatissima platea di ospiti, essendo vere e proprie opere d’arte dell’alta gioielleria e, per questo, perfettamente calati all’interno della location che è una vera e propria perla del territorio biellese.
Le signore presenti hanno potuto indossare con piacere anelli come Fleur (il cui modello in oro rosa custodisce all’interno del fiore un prezioso pistillo di diamanti e rubini, mentre la versione in oro bianco è arricchita da diamanti bianchi nel pistillo e su alcuni petali alternandoli con altri satinati ad effetto brossé) , Lumiere (dove ogni goccia è un pezzo singolo in movimento che crea giochi di luce e riflessi, grazie anche ai diamanti incastonati al loro interno che riproducono il movimento della coda di un pavone) e poi, ancora, Eclipse, Segreto, Kaleido, Starflower: alcune delle creazioni della straripante genialità e creatività di Marcello Giansante. Presentate nel corso della mostra, esse incarnano i segreti del design esclusivo dei suoi gioielli, dal 1960 un vero e proprio punto di riferimento per il mercato del lusso a livello nazionale ed internazionale. Ma anche i signori presenti hanno potuto apprezzare ed indossare alcuni gioielli maschili, come ad esempio i gemelli della linea Segreto, impreziositi con diamanti e pietre, e interscambiabili a proprio piacimento, in funzione dell’abbigliamento o del proprio sentimento, esattamente come gli anelli omonimi. Preziosi, rigorosamente realizzati a mano e con l’utilizzazione di materie nobili quali palladio, oro, argento e platino. Quest’ultimo in particolare, assieme alle lavorazioni a mano e a molla, rappresenta il core business dell’azienda dove, da sempre, la versatilità artistica e la tecnologia d’avanguardia utilizzate per creare i “Gioielli in movimento”, hanno trovato espressione nelle realizzazioni su misura e nelle collezioni per i grandi marchi della moda.
Ogni gioiello, peraltro, è frutto di un progetto che si sviluppa interamente all’interno dell’azienda, potendo contare sulla professionalità del suo creatore e della squadra di artigiani esperti che lo accompagnano in questa avventura. Ciascun pezzo dunque, è unico nel suo genere.
“Siamo lieti di aver ospitato questa mostra in una magica serata estiva al Realais Santo Stefano, rendendo così omaggio alla tradizione orafa valenzana” ha detto agli ospiti, Ugo Pellegrino, presidente del Relais Santo Stefano “valorizzando ancora una volta la forza indiscutibile del made in Italy e del savoir – faire italiano, proprio come lo è il territorio biellese che, nonostante le difficoltà del momento, non si piega ma, anzi, innova e va avanti”.