Monaco-Cina: un successo diplomatico

Un momento dell'incontro tra il principe Alberto II di Monaco e il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping nel cortile d'onore del Palazzo

Come seconda tappa del suo tour europeo, dopo l’Italia, il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha incontrato il principe Alberto II di Monaco il 24 marzo scorso, per poi recarsi in Francia. Era la prima volta che un presidente in carica di un Paese membro del consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite faceva una visita di Stato nel Principato: un momento storico che non riguardava solo i rapporti commerciali tra Monaco e la seconda più grande economia del mondo (il volume degli scambi tra i due Paesi è stato di appena 130 milioni di euro nel 2018, messi da parte gli interessi reciproci nei settori del turismo di lusso, casinò, cultura e sport), ma piuttosto un dialogo costruttivo in ordine a importanti questioni ambientali e all’interesse diplomatico della Cina a tessere relazioni con il Principato per lo sviluppo della telefonia di quinta generazione (5G) e renderlo una vetrina globale del settore.
D’altro canto, i monegaschi fanno molto affidamento sulla Cina come vettore di crescita dell’economia digitale, un settore chiave della loro politica di sviluppo. A tal proposito, nel settembre 2018, il principe Alberto II si era recato in Cina per instaurare rapporti con Xi Jinping in ambito sportivo, ma anche per un accordo tra Huawei e Monaco Telecom che rendesse il Principato il primo paese completamente coperto dal 5G per la sua rete mobile. Infatti, il Principato sarà nel 2019 il primo territorio-test straniero per l’implementazione del 5G da parte di Huawei.
Questa tecnologia è di indubbio interesse strategico per i cinesi. Non bisogna a questo proposito dimenticare che il viaggio del presidente Xi Jinping per collegare i Paesi dell’UE alla cosiddetta via della seta, mira anche a promuovere Huawei e aprire la porta del mercato europeo al 5G.

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